I bassorilievi della Corte di Appello
Ma il migliore sfoggio di arte scultorea si trova nell'"ambulatorio" della Corte d'Appello civile. In questa aula, dove il
cromatismo dei marmi - pareti in paonazzo, pavimento in rosso levante, aperture in porfido, sedili in verde - e le vetrate
frontali creano un'atmosfera di particolare suggestione, tre grandi pannelli al centro della parete formano un trittico
imponente, ogni pezzo con una voce ben distinta dall'altra. A sinistra il bassorilievo di Romano Romanelli, la "Giustizia
romana", al centro la "Giustizia corporativa" di Arturo Martini, a destra la "Giustizia biblica" di Arturo Dazzi. Un
complesso, quindi, affidato ad artisti di fama, che possono dare l'impressione di stridore a causa del diverso
temperamento e dello stile differente, essendo forse la scelta suggerita più da opportunità che da fini artistici.