La chiesa di S. Pietro in Gessate
Sulla sinistra dello stradone, invece, nel cuore di porta Tosa, si trovava la chiesa di S. Pietro in Gessate. Sorta verso
la metà del Quattrocento ad opere dei benedettini di S. Giustina di Padova, che avevano occupato intorno al 1436 una casa
degli Umiliati, detta de Classiate (ora Gessate), dalla terra di origine di un ipotetico donatore. La chiesa, opera,
forse, di Pietro Antonio Solari, si presenta in una architettura claustrale semplice e severa ma decorata con affreschi a
tinte vivaci, secondo la tradizione quattrocentesca, attribuiti al Butinone e allo Zenale e che racchiudono ricordi di
personaggi ed episodi della Milano antica. Ricca di cappelle di movimento poligonale caro al Solari, essa fu rimaneggiata
nei secoli successivi fino ai restauri odierni, che hanno riportato in luce gli antichi affreschi e la primitiva
suggestiva struttura. Del monastero presso la chiesa, fino ad una trentina di anni fa, rimanevano intatti i due chiostri
cinquecenteschi, poi demoliti per far posto a nuove costruzioni. Esso fu sede, dal 1772 all'ultima guerra, dei Martinitt,
istituzione sorta nel XVI secolo ad opera di Gerolamo Emiliani, fondatore dei padri Somaschi.